Il corso 
I. Che cosa è e a che cosa serve l’archeologia dei paesaggi.
II. Molti tipi di fonti, molti approcci, molte finalità.
III. Il paesaggio come formazione storica: ricerca, tutela, comunicazione.
IV. Metodologie della ricerca archeologica sul terreno e procedure di elaborazione dei dati. 
V. Casi di studio.

Obiettivi formativi. Diacronia, spazi e interdisciplinarità sono le parole chiave della archeologia dei paesaggi. Il corso introduce lo studente ai temi inerenti la forma dei paesaggi rurali dell’Italia, fornendo una base teorica adeguata, e proponendo un approccio globale alla disciplina e ai problemi della tutela. Questo settore dell’archeologia contemporanea ha tre principali finalità: la ricostruzione dei paesaggi del passato, la tutela attiva del paesaggio contemporaneo, la diffusione pubblica e sociale delle conoscenze. L’archeologia dei paesaggi tenta di ricostruire le modalità di funzionamento dei luoghi nei diversi periodi del passato. L’approccio archeologico (diacronico e stratigrafico), imprescindibile, si integra con quelli di altri settori interdisciplinari. La spiegazione di un paesaggio del passato può essere celata fra le righe di un documento medievale così come la comprensione di un paesaggio protostorico può aver lasciato tracce nella storia naturale di quel contesto. In casi simili, senza improvvisarsi medievalista o studioso della preistoria, spetta all’archeologo dei paesaggi il compito di istruire un processo conoscitivo che con l’aiuto di altri specialisti potrà portare a conclusione.

Metodi didattici. Il corso si articolerà in 18 lezioni di due ore ciascuna, con proiezione di audiovisivi in cui i temi fondamentali verranno presentati e discussi anche alla luce dei più recenti contributi nel dibattito scientifico internazionale. E' vivamente raccomandata la frequenza.

Testi di riferimento
1- F. Cambi, Archeologia dei paesaggi, Roma, Carocci, 2003. 
2- R. Francovich, D. Manacorda, Dizionario di archeologia, Roma-Bari, Laterza, 2000. Voci: Diagnostica archeologica, Ricognizione archeologica.
3- Archeologie e storie dei paesaggi culturali, contributi in “Forma Urbis”, novembre/dicembre 2018.


Per chi non frequenta (né in presenza né in remoto). I non frequentanti integrano la preparazione con la lettura dei seguenti testi:

1- D. Manacorda, Il sito archeologico fra ricerca e valorizzazione, Roma, Carocci, 2007.
2- C. Tosco, Il paesaggio come storia, Bologna, Il Mulino, 2007.
Gli studenti lavoratori dovranno concordare un programma di letture integrative con il docente.